Public Program Dreamscape

TALKS


9 MAGGIO 2023

15.00 – 15.10
Introduzione Emiliano Paoletti (Direttore Polo del ‘900, Torino)

15.10 – 15.20
Intervento Francesca Gambetta (Responsabile della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura)

15.20 – 15.30
Cristina Cobianchi (Presidente AlbumArte, Roma)
I due progetti di Eva Frapiccini nella ricerca di AlbumArte

La multimedialità dei due progetti di Eva Frapiccini Dust of Dreams e Dreamscape, che abbiamo prodotto nel 2022 e nel 2023, ha trasportato la ricerca di AlbumArte su nuove tecnologie, nuove modalità e approcci diversi, per esempio con la danza contemporanea, le programmazioni teatrali, i festival di danza, di performance e del suono; tutto questo ha arricchito notevolmente il suo raggio d’azione, mettendo in campo nuove dinamiche e nuove visioni, tutte molto stimolanti e instaurando rapporti proficui con nuove professionalità.

15.30 – 15.40
Eva Frapiccini (Artista)
La trilogia The Dream Archive

La progettazione e realizzazione di una pratica partecipativa lunga 12 anni, The Dream Archive è la trilogia di tre progetti declinati e sviluppati nella partecipazione, fotografia, performance, video e sound art, una pratica corale che ha ruotato attorno ad un archivio audio realizzato con il contributo di 2300 persone. Dreams’ Time Capsule, Dust of Dreams e Dreamscape sono nati dalle voci di persone che hanno trasportato i loro desideri e pensieri tra pandemie, guerre, referendum e diviene uno strumento di lettura della collettività degli ultimi decenni. 

15.40 – 15.55
Alessandra Donati (Professore Università degli Studi di Milano-Bicocca – avvocato of counsel in ADVANT Nctm)
Il complesso statuto giuridico dell’opera d’arte Dreams’ Time Capsule 

L’identità dell’opera Dreams’ Time Capsule – dunque l’oggetto su cui valutare la creatività dell’artista – così come la permanenza nel tempo della stessa – e dunque la sua riferibilità all’artista e la sua autenticità – sono determinate dal progetto dell’opera stessa e dalle informazioni che documentano l’intenzione dell’artista non solo nell’individuazione della identità dell’opera, ma anche con riguardo alle modalità di fruizione, riattivazione, al carattere time e/o site specific, alle modalità di esposizione, nonché alle indicazioni in ordine a interventi conservativi o di restauro. Centrale anche il contratto tra l’artista e i soggetti fruitori coinvolti. Al giurista il compito di recepire e supportare questa complessità.

15.55 – 16.25
Giulia Palomba (Curatrice indipendente)
La partitura di Dust of Dreams 

Dust of Dreams è una sinfonia multimediale nella quale il simbolismo onirico sottende una moltitudine di linguaggi. Eva Frapiccini intreccia con maestria le singolarità espressive del video, dell’audio e della danza in un’unicum multisensoriale e immersivo. Partendo dall’intimità processuale della Dreams’ Time Capsule, l’opera si articola e si espande nella sua restituzione rituale e collettiva.

Anna Daneri (Curatrice indipendente; co-direttrice artistica del festival Electropark)
Social Dreaming

Dust of Dreams di Eva Frapiccini è una produzione transdisciplinare con cui l’artista ha sviluppato nell’ambito del festival Electropark 2022 la ricerca iniziata nel 2011 con la Dreams’ Time Capsule, una capsula gonfiabile e itinerante dove le persone possono registrare i propri sogni. Dust of Dreams ha inglobato la raccolta di sogni di genovesi e non, grazie all’installazione della ‘capsula’ nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale. Attraverso l’analisi delle parole e immagini ricorrenti, l’archivio dei sogni di Eva Frapiccini è diventato in Dust of Dreams un medium di comprensione delle paure e fantasie comuni che ha dato vita a un’installazione immersiva e a una performance di danza con le musiche di Sara Berts e le coreografie di Daniele Ninarello. Un viaggio nei sogni collettivi che continua con Dreamscape.

16.25 – 16.35
Interventi dal pubblico

16.35 – 16.50
Davide Dal Sasso (Labont – Università degli Studi di Torino)
La materia dei sogni: l’arte tra partecipazione e senso

Nel corso di undici anni l’artista Eva Frapiccini ha elaborato la sua opera Dreams’ Time Capsule raccogliendo migliaia di registrazioni di sogni raccontati dalle persone che vi hanno partecipato: ossia, che sono entrate nella capsula gonfiabile, trovandola di volta in volta in diverse città del mondo, per depositarvi i propri racconti. Sulla base di quei materiali raccolti, Frapiccini ha lavorato a ulteriori formalizzazioni con l’installazione multimediale Dust of Dreams (2022) e la più recente Dreamscape (2023). L’archivio che raccoglie le registrazioni, insieme alle due nuove opere, invitano a riflettere sulla materia dei sogni: sulla stessa possibilità che ha coltivato Frapiccini di individuare immagini comuni, temi ricorrenti, soggetti condivisi tra le persone che hanno depositato i loro racconti e altre che fanno nuove esperienze con le altre opere. Descrivere quella materia vuol dire certamente soffermarsi su temi umani e più che umani, di carattere sociale e politico. Allo stesso tempo, richiede anche di affrontare alcuni quesiti: quali sono le condizioni di possibilità per queste opere? Come si trasforma la materia dei sogni in ciascuna di esse? E dal punto di vista operativo, che ruolo svolge la variabilità rispetto alla loro riuscita? Per provare a rispondere, il mio intervento si concentrerà sulla relazione tra partecipazione e senso nel quadro dello svolgimento di una pratica artistica.

16.50 – 17.05
Carola Barbero (Università degli Studi di Torino)
RICORDO

La vita è quella che si è vissuta o quella che si è raccontata o scritta? Che cos’è il nostro passato?  La memoria non è come un registratore che ripropone la realtà in differita oppure è più simile a una macchina che compone e ricompone, guidata dal cuore e dalle sue ragioni? A partire da filosofia, psicologia e letteratura si cercherà di fare chiarezza su questo argomento tanto affascinante quanto misterioso.

17.05 – 17.20
Paola Ugolini (Curatrice Fondazione InBetweenArtFilm e visiting professor IUAV, Venezia)
Manuale di istruzioni per sognatori pratici

Il sonno è quel momento fisiologico e transitorio della fisicità che si accompagna ad una perdita di coscienza, ed è in questo particolare momento di sospensione che l’inconscio ci trasporta nel territorio magico del sogno.

Come critica d’arte mi interessa il legame fra sogno e sua rappresentazione, partendo dal ciclo di affreschi realizzati da Giotto, tra il 1295 e il 1299, con le Storie di San Francesco per la Basilica superiore di Assisi, in particolare il sogno di Innocenzo III e il Sogno delle armi in cui è direttamente Dio a indirizzare il cammino del santo attraverso i suoi sogni, poi il sogno di Costantino di Piero della Francesca, uno dei capolavori dell’arte rinascimentale per arrivare a Picasso e ai surrealisti Paul Delvaux, Dorothea Tanning e Remedios Varo.

È interessante rilevare come dopo il 1899, anno in cui Freud scrive Die Traumdeutung, gli artisti cambino anche la loro prospettiva delineando come sia l’inconscio ad agire sulla produzione onirica e in questo campo i Surrealisti sono gli artisti che meglio hanno rappresentato il mondo onirico.

17.20 – 17.30
Interventi dal pubblico

19 MAGGIO 2023

16.00 – 16.20
Tiziana Andina (Labont – Università degli Studi di Torino)
Fare emergere il “mondo”. L’arte per la costruzione dell’identità comune

Il passaggio dalla dimensione individuale a quella collettiva è uno dei più difficili da spiegare e da testimoniare. Se ne sono occupati filosofi, antropologi, sociologi, psicologi e artisti, che hanno tentato di individuare tanto le dinamiche quanto le pratiche che tracciano il movimento che va dall’io al noi. Il mondo – nell’accezione arendtiana – è il segno di questo passaggio e raccoglie le tracce, insieme, del privato, del collettivo e del pubblico. L’opera di Eva Frapiccini si pone all’intersezione di questi incroci e testimonia come l’arte possa catturare dinamiche profonde che lasciano emergere la dimensione transindividuale sulla quale poggia il mondo comune.

16.20 – 16.40
Arianna Cecconi (École des Hautes Études en Sciences Sociales, Marsiglia)

Uno sguardo antropologico sui sogni e la loro performatività 

A partire da una ricerca etnografica nata sulle Ande Peruviane e poi continuata in Europa, si tratterà di rimettere in discussione la dicotomia sogno e realtà. Si esploreranno diversi modi di sognare, raccontare, interpretare e farsi ispirare da quello che accade in quella metà della vita che passiamo addormentati.

16.40 -17.00
Diletta De Cristofaro (University of Northumbria)
I sogni della cultura contemporanea

Ispirandosi alla psicoanalisi, le analisi di prodotti culturali tendono spesso a vedere i sogni come una porta che ci consente di accedere all’inconscio, sia dell’autore dell’opera in questione che del personaggio che sogna. In questo intervento, invece, attraverso una serie di esempi che spaziano dalla letteratura alle serie TV, considererò i sogni come una porta che ci consente di interrogare l’inconscio – per così dire – della società contemporanea.

17.00 – 17.10
Interventi dal pubblico

17.10 – 17.30
Lucrezia Cippitelli (Accademia di Belle Arti di Brera, Milano)

Chimere, utopie, miraggi di terre ed acqua

Una deriva tra parole, teorie, suoni ed immaginari che rievocano i passaggi tra mondi dall’inizio del moderno al contemporaneo. Il percorso tocca storie, sogni e viaggi che la ricerca artistica globale ha fatto emergere negli ultimi decenni, dove proiezioni ideali e costruite evocano identità immaginarie, comunità sognate, futuri distopici.

17.30 – 17.50
Vincenzo Santarcangelo ​​(Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria)
Dream chimerization: la componente aurale delle memorie oniriche nell’opera di Eva Frapiccini

Ispirato a Dreams’ Time Capsule di Eva Frapiccini, l’intervento si concentrerà sulla componente aurale delle memorie oniriche a partire da un confronto con la letteratura sulla musical imagery. Se è inevitabile che la soundtrack sonora di quanto è sognato si abbevera da innumerevoli fonti dislocate nello spazio, nel tempo e nell’inconscio, allora siamo forse di fronte al caso che porta alle estreme conseguenze il concetto di chimera uditiva, teorizzato dagli studiosi di percezione uditiva Albert Bregman e Diane Deutsch, esplorato in una serie di lavori di sound art da Florian Hecker. “A fare d’ogni ente una Chimera”, ha scritto Umberto Eco, “ci pensano i poeti”; a farla riemergere dalle ceneri è l’ascolto attivo di suoni che trovano collocazione ideale nel teatro dei sogni messo in scena da Frapiccini.

17.50 – 18.10
Federica Martini (HEAD, Ginevra)
Documentare la perdita di memoria

La perdita di memoria è una condizione endemica dell’archivio. Documenti incompleti o non catalogabili, informazioni sensibili sottoposte a embargo o degrado materiale costituiscono alcune delle forme di oblio rispetto alle quali le pratiche artistiche contemporanee prendono la parola per ricostruire narrazioni interrotte. A partire dal progetto Il pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima di Eva Frapiccini, l’intervento contestualizza la documentazione della storia soggettiva in inchieste artistiche recenti su centri documentari e storie istituzionali.

18.10 – 18.20
Interventi dal pubblico


BIOGRAFIE 9 MAGGIO

CAROLA BARBERO

Carola Barbero insegna filosofia del linguaggio e filosofia della letteratura all’Università di Torino. I suoi interessi di ricerca riguardano i nomi vuoti, la metafisica e l’ontologia delle entità fittizie, le emozioni, il paradosso della finzione, la fenomenologia della lettura, la distinzione tra linguaggio letterario e linguaggio ordinario. È stata visiting researcher presso l’Università di Auckland (2007) e visiting professor presso il Politecnico di Zurigo (2020). È stata membro del comitato direttivo della Società Italiana di Filosofia Analitica (2010-2012). È autrice di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali, tra i suoi libri ricordiamo Madame Bovary: Something Like a Melody (AlboVersorio, 2005), Chi ha paura di Mister Hyde? (Il Melangolo, 2010), La biblioteca delle emozioni (Ponte alle grazie, 2012), Filosofia della letteratura (Carocci, 2013), L’arte di nuotare (Il Melangolo, 2016), Significato (con S. Caputo, Carocci 2018), La porta della fantasia (Il Mulino, 2019) e Quel brivido nella schiena. I linguaggi della letteratura (Il Mulino, 2023)

CRISTINA COBIANCHI

Ha fondato e dirige AlbumArte, centro di produzione artistica internazionale indipendente ETS, di base a Roma. Nella sua ricerca privilegia gli artisti giovani ed emergenti, spesso presentando per la prima volta artisti stranieri in Italia e artisti italiani all’estero. Ha realizzato le prime residenze d’artista presso gli Istituti di Cultura italiani. Ha collaborato con importanti istituzioni e musei italiani (MAXXI, GNAM) e internazionali. È responsabile di tutta la programmazione di AlbumArte dal 2011, con il quale ha vinto autorevoli bandi tra i quali Tandem Paris Rome (2014), Mondriaan Fonds (2017), Italian Council (2020), Acción Cultural Española – AC/E (2020, 2021), Fondazione Compagnia di San Paolo (2021 e 2022). Oltre a mostre di arte contemporanea, videoarte e performances, ha realizzato nel 2022 una produzione di danza contemporanea. Scrive testi per libri d’arte, monografie e cataloghi, cura pubblicazioni ed edita video. Ha redatto con Daniela Trincia il primo Codice etico della Comunità dell’Arte contro la violenza sulle donne (2023).

DAVIDE DAL SASSO

Filosofo e curatore. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Torino. È membro di Labont-Center for Ontology, di SIE (Società Italiana d’Estetica) e NSAE (Nordic Society for Aesthetics). I suoi studi vertono sul rapporto tra filosofia e arti contemporanee con particolare interesse per i processi creativi, le pratiche artistiche, il ruolo dell’espressione e della rappresentazione nelle arti. È l’ideatore e il curatore di Dialoghi di Estetica, rubrica di filosofia e arti pubblicata dal 2012 sulla rivista Artribune. Ha scritto diversi articoli su temi di estetica, arte contemporanea e filosofia dell’arte. È l’autore dei libri Nel segno dell’essenziale. L’arte dopo il concettualismo (Rosenberg & Sellier, 2020) e The Ground Zero of the Arts: Rules, Processes, Forms (Brill, 2021). Ha curato insieme alla filosofa Elisabeth Schellekens il volume Aesthestics, Philosophy, and Martin Creed (Bloomsbury, 2022).

ANNA DANIERI

Anna Daneri, curatrice indipendente, ha curato con Lorenzo Giusti il progetto Nulla è perduto. Arte e trasformazione della materia (GAMeC Bergamo, 2021-2022). Co-fondatrice di Peep-Hole, spazio indipendente attivo a Milano dal 2009 al 2016, dal 2013 è responsabile del Meru Art*Science Research Program. Curatrice con Carlo Antonelli del programma vincitore dell’ultimo bando per il Museo di arte contemporanea di Villa Croce di Genova, è stata production manager di They Come to Us without a Word, mostra e performance di Joan Jonas per il Padiglione Stati Uniti della 56. Biennale di Venezia. Ha partecipato a diversi progetti collaborativi transdisciplinari, tra cui Eufemia. I sommersi e i salvati promosso dal Laboratorio di sociologia Visuale dell’Università di Genova e Progetto 20K (Genova, Nizza e Ventimiglia 2019-2021), TEU (Twenty – foot Equivalent Unit) promosso da On Public e DISFOR (Genova, 2017). È parte del collettivo di ricerca artistica Corpi idrici e del Comitato Promotore dell’Archivio Atelier Pharaildis Van Den Broeck. Dal 2021 è co-direttrice artistica di Forevergreen.fm e del festival Electropark. 

ALESSANDRA DONATI

Alessandra Donati è esperta di Diritto dell’Arte. È Professore Associato di Diritto Privato Comparato all’Università di Milano-Bicocca e Professore a contratto di Legislazione del Mercato dell’Arte al Master in Contemporary Art Markets alla Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano –NABA.  
È avvocato of Counsel dello studio legale ADVANT-Nctm dove coordina l’Art Team della Art Industry. È coordinatore del Master in Professione Registrar – IED – Accademia Galli, Como.
È direttore dei corsi di formazione per Curatore di Archivio d’Artista e per Curatore di Archivio di Autore Fotografo organizzati dalla Associazione italiana degli Archivi d’Arista (AitArt).
Nel 2015 è nominata vincitrice della seconda edizione del premio internazionale: “Jacques Derrida / Law and Culture’ International Chair of Philosophy”. È membro del Comitato Scientifico del Centro di Ricerche in Patrimonio Artistico Culturale dell’Università Bicocca (Bi-Pac), Vicepresidente del Comitato Scientifico di AitArt e membro del Board di Careof – organizzazione no profit per la ricerca artistica contemporanea.
È direttore della collana di studi giuridici “Diritto Comparato dell’Arte”  ESI ed. e membro del Editorial Board della International Review Art and Law, Brill Research Perspectives Publicher e della rivista Sciami.
Ha curato la redazione dei PACTA, Protocolli per l’Autenticità la Cura e la Tutela dell’opera d’Arte contemporanea adottati dal MIBACT nel luglio 2017 come nuovo strumento per l’autenticazione delle opere contemporanee.
Numerose le partecipazioni a convegni e simposi internazionali e cospicue le pubblicazioni scientifiche e le monografie.
È socia della SIRD, dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato, dell’Art Law Foundation di Ginevra, dell’ IGIIC e dell’Associazione per Filippo de Pisis.

EVA FRAPICCINI

Artista visiva e docente di fotografia all’Accademia di Brera di Milano. Eva Frapiccini ha conseguito un dottorato di ricerca in Fine Art, History of Art & Cultural Studies presso l’Università di Leeds, Inghilterra. È stata la vincitrice della prima edizione dell’Italian Council (2017) del Ministero italiano per produrre il progetto Words without Action poison the Soul, esposto durante Manifesta Palermo (2018). Il suo lavoro è stato incluso nel Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia (2011) e in varie mostre in musei internazionali, tra cui  The Yorkshire Sculpture Park, Wakefield (2016), BOZAR Palais des Beaux Arts, Bruxelles (2016); Martin Gropius Bau, Berlino (2007); Maison de la Photographie, Parigi (2006); Casino Luxembourg (2006).

I progetti di Frapiccini fanno inoltre parte di prestigiose collezioni permanenti come il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

http://www.evafrapiccini.it

GIULIA PALOMBA

Giulia Palomba curatrice, ricercatrice e docente, con base a Torino. Il suo focus curatoriale verte su progetti research-based e le pratiche relazionali. Nel 2021 e nel 2017 ha co-curato CampoSud. A visionary Camp (Sardegna), un simposio artistico e filosofico, ispirato all’eredità del pensiero di Antonio Gramsci, nel quale artisti, curatori, filosofi e attivisti sono invitati ad esplorare la tensione tra pratiche politiche e performative nel campo esteso delle arti contemporanee. Tra il 2018 e il 2020 è stato Associate Curator del Team Vessel per l’Istituto per l’Immaginazione del Mediterraneo (Bari). Nel 2017 è stata research fellow presso The School of Redistribution, curata da Antonia Alampi e iliana Fokianaki (Future Climate) presso State of Concept, Atene. Nel 2020 ha conseguito un MA in Commissioning and Curating Public Art presso la HDK Valand Academy di Gothenburg. Da Luglio 2021 è parte del Facilitation Group di FundAction, un participatory grant making fund per l’attivismo e la trasformazione sociale in Europa.

PAOLA UGOLINI

È critica d’arte e curatrice presso la Fondazione In Between Art Film.  Dagli anni Novanta cura mostre e progetti artistici concentrandosi principalmente sul lavoro delle artiste, la video-arte, l’uso del corpo nella performance art e i rapporti fra Arte e femminismo. Nel 1990 ha fatto parte del team curatoriale della collettiva Ubi Motus Ubi Fluxus per la XLIV Biennale di Venezia; nel 1993 è stata assistant curator della collettiva Macchine per la Pace per la quarantacinquesima Biennale di Venezia. Nel 2006 è stata assistant curator della retrospettiva di Gino de Dominicis al PS1 e al MoMA di New York. Nel 2014 ha curato con Cristiana Perrella la collettiva di video-arte Oltre i Limiti e i confini al Museo MAXXI di Roma. Dal 2015 è guest curator della Galleria Richard Saltoun di Londra con le collettive: The Body as Language, Women look at Women, Vocalizing (Greta Shödl e Tomaso Binga) e Femimism in Italian Contemporary Art: Silvia Giambrone e Marinella Senatore. Dal 2015 fa parte del collettivo She Devil che promuove la video arte al femminile. Nel 2018 e nel 2019 e 2021 ha curato tre progetti espositivi per il Festival di video arte Loop a Barcellona alla Fondazione Sunol, al Mnac (Museu National d’art de Catalunya) e alla Fondazione Tapies. Nel 2017 ha curato la collettiva Corpo a Corpo per La Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e a marzo 2021 la collettiva IO DICO IO con Cecilia Canziani e Lara Conte. Paola Ugolini è screening curator di CortoArteCircuito e dal 2018 del Museo 900 di Firenze dove nel 2020 ha anche curato la retrospettiva di Bice Lazzari (1900-1890), e gli interventi installativi site-specific di Silvia Giambrone e di Clairefontaine.

È Art Advisor per importanti collezioni private italiane e fa parte dal 2015 del comitato scientifico di AlbumArte, spazio d’arte contemporanea indipendente con sede a Roma. Dal 2020 è parte del comitato scientifico di Domus Artist Residency Galatina, residenza per artiste e curatrici sulle pratiche performative. Ha tenuto lezioni come visiting professor di curatorial practices e gender studies all’Università di Roma Tre, alla John Cabot University di Roma, la Naba di Roma, l’Università Alma Mater di Bologna, l’accademia di Belle Arti di Brera a Milano e l’accademia di Belle Arti di Roma e dal maggio 2021 al master in management della comunicazione e politiche culturali all’università Iuav di Venezia.

Dal 2017 collabora con Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa delle collezioni donna Dior, come consulente per la parte arte delle sfilate.

BIOGRAFIE 19 MAGGIO

TIZIANA ANDINA

Tiziana Andina è professoressa ordinaria di Filosofia presso l’Università di Torino (Italia). Dal 2016 è anche direttrice del centro di ricerca LabOnt – Center for Ontology dell’Università di Torino. I suoi recenti interessi di ricerca riguardano la filosofia dell’arte e l’ontologia sociale: in particolare i rapporti intergenerazionali.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Arthur Danto: Philosopher of Pop, Cambridge Scholars Publishing 2011, The Philosophy of Art: The Question of Definition. From Hegel to Post-Dantian Theories, Bloomsbury Academy 2013, An Ontology for Social Reality, Palgrave-Macmillan, 2016, What is Art? The Question of Definition Reloaded, Brill, 2017, A Philosophy for Future Generations. The Structure and Dynamics of Transgenerationality, Bloomsbury Academic, 2022.
È condirettrice della rivista Brill Research Perspectives in Art and Law (Brill), della serie internazionale Analytic Aesthetics and Contemporary Art (Bloomsbury Academic) ed è redattrice della Rivista di Estetica.

ARIANNA CECCONI

Arianna Cecconi è antropologa e vive e lavora a Marsiglia dove insegna all’Ecole National d’Architecture. Nelle sue ricerche in Italia, sulle Ande Peruviane, in Spagna e attualmente nella periferia di Marsiglia si è interessata alla relazione tra i sogni notturni e le società in cui viviamo. Accanto al percorso universitario, Arianna lavora con radio, compagnie di teatro, scuole e centri socio-sanitari. Dal 2010 collabora con l’artista Tuia Cherici nel progetto Oniroscope  https://oniroresearch.wordpress.com.  

Dal 2016 partecipa  ad una ricerca-azione interdisciplinare  sul sonno e la precarietà nella periferia di Marsiglia. L’Acqua della paura (Bruno Mondadori 2003), e I sogni vengono da fuori. (Ed.it, 2012) sono frutto delle sue ricerche in Italia e in Perù. « Teresa degli Oracoli » (Feltrinelli, 2020) é il suo primo romanzo. 

DE CRISTOFARO

Diletta De Cristofaro, PhD, è ricercatrice presso la Northumbria University nel Regno Unito e, a breve, sarà Assistant Professor presso la stessa istituzione. Studiosa di letteratura e cultura contemporanea, Dr De Cristofaro è autrice della monografia The Contemporary Post-Apocalyptic Novel (Bloomsbury, 2020) e di numerosi saggi sulla narrativa che si rapporta alle crisi della società contemporanea, in particolare, la crisi climatica. Dr De Cristofaro è attualmente Principal Investigator di due progetti che si occupano del sonno e dei disturbi del sonno nella cultura contemporanea – “Writing the Sleep Crisis” e “Reimagining Sleep” – finanziati dal Wellcome Trust e dalla Commissione Europea. Dr De Cristofaro è stata vincitrice di importanti premi di ricerca internazionali, tra cui Marie Sklodowska-Curie Postdoctoral Fellowship presso il Politecnico di Milano e Harry Ransom Center Fellowship presso la University of Texas at Austin.  

LUCREZIA CIPPITELLI

Lucrezia Cippitelli (PhD), studiosa e curatrice, co-direttrice di Arthub (arthubasia.org). Nel 2022 ha curato la mostra Sammy Baloji. K(C)ongo Fragments of interlaced dialogues. Subversive Classifications (Le Gallerie degli Uffizi, Firenze) e Georges Senga, Comment un petit chasseur païen devient prêtre catholique (Museo delle Civiltà, Roma). Dal 2019 al 2022 ha diretto Ateliers Picha, il programma educativo di Picha e curato la 7a Biennale di Lubumbashi (Repubblica Democratica del Congo). Ha curato la Biennale Interactiva (Merida, Messico, 2005 e 2007) e la seconda Biennale di Bucaramanga (Colombia, 2015). Ha diretto la creazione di un Media Lab a L’Avana (Alamar Express Lab, con Omni Zonafranca, Cuba, e Inventati, Italia, 2005-2007); un laboratorio di produzione artistica Khartoum (Khartoum Art Lab, Sudan, 2010-2012), un Master in Arti Visive presso la Alle School of Arts and Design – Addis Ababa University (2011-2016). È professore di Estetica all’Accademia di Brera, Milano. Ha cocurato Colonialità e Culture Visuali in Italia, Mimesis 2021.

VINCENZO SANTARCANGELO

Vincenzo Santarcangelo insegna Estetica all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e “Sostenibilità e Responsabilità” al Politecnico di Torino. Collabora con La Lettura del Corriere della Sera e con il giornale della musica. Si occupa di filosofia della percezione ed estetica. Ha pubblicato Il suono. L’esperienza uditiva e i suoi oggetti (Raffaello Cortina Editore, 2018, con Elvira di Bona) e Have Your Trip! La musica di Fausto Romitelli. Tra i libri curati e tradotti in italiano: L’approccio ecologico alla percezione visiva di James J. Gibson (Mimesis 2014), Iperoggetti di Timothy Morton (Nero Editions, 2018), Strani Strumenti di Alva Noë (Einaudi, 2022) e L’errore di Galileo, di Philip Goff (Codice edizioni, 2023). Direttore e consulente artistico per numerosi festival musicali, ha coordinato l’organizzazione di Voices of the Spirit: Music for Matera del compositore austriaco Georg Friedrich Haas, nel contesto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

FEDERICA MARTINI

Federica Martini è responsabile del Master di ricerca CCC Critical Curatorial Cybermedia presso HEAD – Ginevra (HES-SO). La sua ricerca si concentra sulla storia e la geopolitica delle mostre e sulla produzione di (in)visibilità nelle pratiche artistiche contemporanee. Ha lavorato nei dipartimenti curatoriali del Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea (Rivoli-Torino), del Musée Jenisch (Vevey) e del Musée cantonal des Beaux-Arts (Losanna). È stata responsabile del Master MAPS (2009-2017) e del dipartimento arti visive presso l’EDHEA – Vallese (2017-2022). Pubblicazioni: Just Another Exhibition: Stories and Politics of Biennials (2011, con V. Martini), PhD-Making is My Art Practice (2017, con P. Gisler), Pour elle : Marguerite Burnat-Provins (2018, con A. Jean-Richard Largey), Feministes exposures: Pratiques féministes de l’archive et de l’exposition (2023, con J. Taramarcaz).